I luoghi del cuore

Di una città non apprezzi le sette o settantasette

meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.

Italo Calvino

Ogni persona ha il suo luogo del cuore reale ed irreale. Il mio cuore è legato ai Fiorentini luogo dove la famiglia di mia madre si ritrovava: mia bisnonna, mio zio Gianni,  i nonni materni, i miei genitori. Quei Fiorentini non esistono più, come  la casa dei nonni, a Cogollo del Cengio, dove sono nato. Merlengo dove sorge solitaria la casa natale di mio padre da lui tanto amata e dove riposano i miei genitori. Sono oramai luoghi della mia mente, del mio cuore e dell’anima. In questi anni anni, ho iniziato a vagare con mia moglie nelle terre giuliane: il Carso con la sua straordinaria gente, i suoi colori, le sue emozioni mi ha sedotto. Quella terra oggi è il luogo del cuore, il luogo dove sto bene. In realtà il luogo del cuore é il “boschetto della mia fantasia” (cit. Elio e le storie tese) e il luogo dove si sta bene, dove “s’annega il pensier mio” Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. Giacomo Leopardi